martedì 29 luglio 2008

Il Taoismo




Dovendo scegliere quale fra Taoismo, Confucianesimo e Buddismo è stato quello che più ha influito sullo sviluppo del WT, verrebbe immediatamente da scegliere il Taoismo. Esso è incorporato a tal punto nel WT che esso può essere considerato Taoismo applicato al combattimento. In ogni aspetto del WT i principi yin-yang, l'agire senza agire, il cedere davanti ad una forza superiore, trovano una perfetta trasposizione sul piano pratico.
Il Taoismo è una filosofia poi divenuta vera e propria religione, che è stata codificata all'incirca nel 2° secolo a.c.,
da LaoTzu (figura ai confini fra mito e realtà) attraverso la sua opera più importante, "Il libro della Via e della Virtù o Tao Te Ching". Al Tao Te Ching scritto da Lao Tzu, vanno aggiunti altri due classici della letteratura cinese per completare la triade dei principali testi taosti"Il vero libro di Nan Hua" del grande pensatore cinese Chuang Tzu (forse una delle opere dal punto di vista letterario più belle della letteratura cinese antica) e "Il vero libro della sublime virtù del cavo e del vuoto" di Lieh Tzu. Questi tre antichi testi filosofici, contengono gran parte della dottrina taoista, sebbene spiegata attraverso aforismi racconti o leggende, spesso di non facile comprensione e aperti a svariate interpretazioni.
Altri testidi notevole importanza sono: "II canone taoista" e "II Libro dei mutamenti" o "I Ching", quest'ultimo di grande importanza per isuoi contenuti cosmologici e astrologici.
Nel tempo il Taoismo si è trasformato da filosofia a religione, organizzandosi e strutturandosi in Chiese, con un clero, templi e rituali, inglobando aspetti della mitologia folkloristica locale cinese e tratti propri di altre religioni, soprattutto del Buddismo, e pur mantenendo tutti gli aspetti filosofici principali, si è forse allontanata da quella idea di realizzazione puramente individuale che sta alla base del Taoismo, rendendolo più sociale e integrato.
Nella filosofia taoista tutto ha origine dal Tao, inteso come Principio, origine del tutto, il Tao origina ed e il tutto. Dal Tao nascono i due principi cosmici yine yang, dalla cui interazione originano poi i "I diecimila esseri",cioè tutto l'esistente.
Yin e yang sono intesi come due principi opposti, buio-luce, femminile-maschile, passivo-attivo ecc, tutto nell'universo può essere ricondotto a questo dualismo, ma non si tratta in nessun caso di aspetti puramente antitetici. Come mostrato nel Tai Chi (il simbolo del Tao), yin e yang si compenetrano e si originano vicendevolmente, al crescere di uno diminuisce l'altro e viceversa, all'apice di uno inizia l'altro, in un ciclo senza fine, dove l'uno non può esistere senza l'altro e dove ogni dualismo si perde a favore dell'unità, la dualità è data unicamente dalla percezione che l'uomo ha della realtà.
Da questo deriva la concezione che l'uomo sia come tutto il resto dell'esistente una emanazione del Tao e che debba sottostare alle sue leggi. L'uomo è microcosmo inserito nel macrocosmo universo; da qui la necessità dell'essere umano di entrare in sintonia con i cicli della natura di cui inevitabilmente fa parte. Uno dei principi che meglio identifica questo concetto è il Wu-Wei (agire senza agire), in sostanza significa lasciare che sia la natura con i sui cicli ad indicarci la via e, per estensione, imparare a liberare noi stessi, ad essere intuitivi, in modo da fare la cosa giusta al momento giusto,senza forzare le reazioni nei confronti dell'ambiente.
Nel rispetto della natura ritroviamo il rispetto per l'uomo e la sua individualità. Il Taoista non crede alla negazione di se stesso per il raggiungimento dell'illuminazione, ma è convinto che solo attraverso la realizzazione del suo pieno potenziale, praticando tecniche, arti ediscipline atte a metterlo in perfetta armonia con la natura, col Tao, possa trovare l'unione col divino.
Numerose sono le pratiche che nel corso dei millenni i Taoisti hanno sviluppato con lo scopo di raggiungere l'elevazione (non scordiamoci che per il taoismo non esiste una vita dopo la morte, la realizzazione va ricercata nella vita terrena, ciò ha reso il taoismo una filosofia estremamente pratica), arti marziali, meditazione, pratiche igieniche e alimentari, tecniche mediche e sessuali e di controllo del Chi come il Chi Kung, alchimia e astrologia. Si potrebbe dire in ogni campo dello scibile umano sia possibile applicare i principi taoisti, per condurre un esistenza piena e soddisfacente.
Nel taoismo non esiste il concetto di peccato, niente è negato a priori, semplicemente alcune azioni sono più o meno opportune a seconda del momento e del contesto, non esistono bene o male, giusto o sbagliato, tutto è relativo, sono idee artificiali create dall'uomo nel momento in cui si allontana dalla via della natura.
Ne deriva quindi una filosofica estremamente personalizzabile, pratica ed applicabile al quotidiano, che non pone limiti ma al tempo stesso ci obbliga a cercarne.
Il Taoismo è un ideale di spontaneità, di libertà individuale, di rifiuto dei rigori della vita sociale alla ricerca dell'armonia con la natura.
Nel WT lo ritroviamo in ogni momento, nell'alternarsi di yin e yang, del chi sao, dal quale apprendiamo inoltre la spontaneità delle reazioni agli stimoli e a cedere di fronte ad una forza superiore, a creare il vuoto così importante nella filosofia taoista, e lo ritroviamo poi nell'atteggiamento mentale, nella disponibilità a cedere, a non impuntarsi, ad essere fluidi come l'acqua non solo nel combattimento, ma nella vita quotidiana, ad adattarsi alle situazioni più disagevoli rendendole positive, questo ci insegna il Taoismo e noi attraverso il WT impariamo a metterlo in pratica.


(Nelle foto sopra il monte taoista Qingcheng)